Nella lunga storia di Portobuffolè, fino agli ultimi anni del 1800 lo spazio attulmente occupato dall'immobile era occupato dalla Chiesa di San Giuseppe, voluta dalla patrizia e nobile famiglia veneziana dei Cellini. Nel 1816 la chiesa fu sconsacrata, ceduta al Demanio e adibita ad uso di magazzino di sale, e servì a tale scopo per molti anni. L'uso a magazzino cessò nel 1853 ed il demanio la vendette alla ditta Ciprian. Appunto da questa ditta, il Comune di Portobuffolè acquistò l'ex chiesa e la demolì fino alle fondamenta (anno 1903) fabbricando in quell'area lo Stabile
L'immobile fu adibito a Scuola fino agli anni 70, ed utilizzato poi per la comunità fino agli anni 90 (come canonica, aule per catechismo e pure come alloggio per il comandante dei carabinieri)
Nel 2001 L'immobile è stato ceduto dalla Diocesi di Vittorio Veneto a privati. La prima ristrutturazione che ne ha definito spazi, strutture e rivisto l'aspetto strutturale si è conclusa nel 2009. Nel 2024 sono invece stati aggiornati gli impianti con l'inserimento della domotica e la sostituzione della Pompa di Calore
Immagine della piazza di Portobuffolè fine 1800: sulla sinistra la piazza con il monte di pietà, a destra di distingue la Dogana ed al centro la Chiesa di San Giuseppe, su cui oggi sorge l'immobile
Immagine della piazza di Portobuffolè fine anni 60: sulla facciata la stele dedicata ai combattenti, successivamente riposizionata sotto al fontego (fronte entrata municipio)